giovedì 4 dicembre 2014

Be Kind Rewind
Dove vincono i sogni

«Qui siamo nel West, dove se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda» da "L'uomo che uccise Liberty Valance" di John Ford.



Che poi il West fosse il cinema mi è sempre parso chiaro.
Si sono scritte migliaia di pagine sulla fabbrica delle illusioni, sulla sospensione d'incredulità, sul potere dell'immaginario: sul cinema e sulla sua grande illusione. Ma soprattutto sono stati girati tanti film sulla meraviglia del sogno, sulla settima arte stessa che svela meccanismi e magie. Ma io vorrei soffermarmi su quel piccolo atto d'amore, irriverente e scanzonato, che è "Be Kind Rewind" di Michel Gondry. Perché è la storia di chi cerca di proteggere il cinema (e l'immaginario) da chiunque se lo voglia portare via, di chi caparbio, impettito e testardo resisteva alla videocassetta perché non era una questione di qualità ma di memoria analogica.
Lo spunto del film - tutto teorico - rimane geniale: quando le videocassette di una storica videoteca si smagnetizzano non rimarrà altro da fare che rigirare i classici della storia del cinema. Non c'è uno stralcio di ruffianeria in tutto questo, ma l'atto d'amore di chi ha sempre sognato un cinema tutto per sè, da vedere e condividere, da dirigere e recitare. Nella fede che al cinema - solo al cinema, almeno al cinema - alla fine vincano i sogni, mentre la realtà può anche aspettare fuori dalla sala.

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