lunedì 28 marzo 2016

Batman V Superman




Dall'identificazione del supereroe come pura mitologia contemporanea, dalla visione apocalittica di un mondo forgiato da un male inestirpabile, dallo scontro tra angeli e demoni, da tutto questo parte il cupissimo Batman V Superman. Snyder, stilizzato, altisonante, fracassone ma intelligentemente iconico, regala una prima ora e mezza di puro, affascinantissimo intrattenimento, per poi cadere miseramente in un terzo atto che sfigura, abbatte, distrugge ogni merito, ogni interesse, ogni empatia (a partire dal rovesciamento nemici-amici causato da un incredibile, imbarazzante caso di omonimia). Ed è allora che il film naufraga vertiginosamente e la noia prende ancora una volta il sopravvento. p.s. di fronte a Henry Cavill, Ben Affleck - in stato di grazia - è l'attore più espressivo del mondo.

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