giovedì 15 agosto 2013

Come in uno specchio: fede, speranza e amore. Love Exposure di Sion Sono




Istanti di luce.
L'amore è radioattivo, l'esposizione ai suoi raggi è abbagliante.
Speranza, fede e amore dice San Paolo nella prima lettera ai Corinzi.
E' lungo il percorso della rinascita, perché non c'è vita senza amore. E' lo sguardo, il primo sguardo, a segnare per sempre la visione (e la vita), e quando gli occhi non basteranno saranno le mani a unirsi dopo aver tanto patito il mondo.
Cercarsi, (ri)cercarsi, amare e negare. Perché anche qui l'Amore vince sulla religione, sulla società e sulla famiglia, ma soprattutto l'Amore vince la Morte.
Capolavoro sfavillante, immenso nella sua leggerezza, melting-pot di immagini, visioni, umori differenti. "Love Exposure" è un film in continua erezione, che si desidera, si riempie e si svuota, intreccia e ritorna alla sua prima esposizione. Ma è anche il diario personale di Sion Sono che racconta, in fin dei conti, la storia di un'educazione alla visione: fotografare le mutandine delle ragazze, imparare a "vedere" dalla miglior posizione possibile: la macchina fotografica è l'arma, protesi dell'occhio e sua grandiosa possibilità di conservazione.



Sion Sono si mette in discussione, rischia, non si perde, non ha paura del ridicolo nè del trash: d'altronde la storia di un pervertito che amava solo una donna (la sua Maria) è anche il racconto archetipale della ricerca di una fede, nell'attesa di poter tornare fuori a vedere di nuovo la luce.
Speranza, fede e amore per l'appunto.
Uno dei film più importanti ed abissali del nuovo millennio (e in pochi se ne sono resi conto). Semplicemente incredibile: d'altronde vediamo come in uno specchio, con l'obbligo di crescere e la paura di perdere ciò che amavamo. E quando Yoko urla a Yu il capitolo 13 della prima lettera ai Corinzi di San Paolo, il mondo sembra cadere, tutto è destinato a cedere per essere invaso dalla forza prorompente (e divampante) dell'amore e della salvezza.



"Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo.
Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla.
Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.
L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
L'amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito.
Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.
Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.
Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore"



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