mercoledì 29 ottobre 2014

I pericoli delle funzioni narrative
Class Enemy di Rok Bicek




Cinema didattico come si faceva una volta che, nonostante il difficile tema trattato, riesce a mantenersi in equilibrio per tutta la durata, senza mai scivolare nella retorica o nella melassa dei buoni sentimenti. Con una messa in scena algida e completamente al servizio della narrazione, l'opera prima di Rok Bicek sa essere asciutta e rigorosa almeno dal punto di vista registico. Dove cade è in un certo schematismo di fondo che delinea un po' tutti i personaggi: figure che sono troppo spesso trattate come funzioni narrative tagliate con l'accetta. Basti pensare alla sequenza dei genitori - troppo stereotipata per esser credibile - o alla costruzione del protagonista stesso del film. Il professor Zupan, come gli altri personaggi, è già un programma, privo delle sfaccetature e delle complessità che un'opera morale come questa dovrebbe possedere. Di conseguenza "Class Enemy" è un film solo in parte riuscito, e lascia l'amaro in bocca perché - tra una sequenza e l'altra - pare di poter scorgere il film che avrebbe potuto essere e che, purtroppo, non è.

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