Mentre vedo "Nessuno vuole giocare con me" ripenso ai cerchi concentrici di tutta la filmografia di Herzog. A questo continuo girare intorno, rielaborare, ritornare: la memoria di Werner Herzog è il suo stesso cinema, che potrà anche espandersi di continente in continente, ma poi ritorna necessariamente al bambino recluso, all'idiota come esploratore folle, alla visione virginale di Kaspar Hauser...al corvo di Walter Steiner.
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