martedì 25 luglio 2017
Fast & Furious 8
In maniera ancora più radicale rispetto agli ultimi, pirotecnici episodi di "M:I", "Fast & Furious" conosce un verosimile tutto suo che può permettersi di sfidare le leggi della fisica, la sospensione dell'incredulità, il comune senso della misura. Sfidare e vincere, per averne sempre di più. "Fast & Furious 8" non fa eccezione: è un fierissimo b-movie che inneggia al potere cinetico delle immagini, al dinamismo smisurato della velocità, al fascino erotico delle automobili, autentiche protesi di un cinema che deve strutturalmente strafare. Ecco allora che, sotto lo sguardo iconico di Kurt Russell, ci si lascia andare a una fisicità debordante, alla libidine viziatissima di un corpo filmico che rilancia continuamente se stesso, in una sfida squisitamente, innegabilmente tamarra. Da Charlize Theron, nemesi glaciale che fredda i suoi antagonisti con lo sguardo, alla pioggia di automobili che cadono da un grattacielo, dalle corse sfrenate sul ghiaccio alle macchine che "prendono vita" gettando nell'anarchia New York. Purissimo piacere della visione: accelerare non basta più, ora bisogna volare (sognando un prossimo impossibile capitolo su Marte).
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