martedì 30 giugno 2015
Due o tre impressioni su Tokyo Tribe
Mi duole ammetterlo, anche perché vado matto per il cinema di Sion Sono, ma "Tokyo Tribe", tour de force hip hop di botte, spari e sfide corpo a corpo, mi ha alquanto deluso. Il divertimento si è trasformato in noia dopo pochi minuti. Sion Sono sa cosa significa gestire lo spazio, sa cosa vuol dire lavorare sul rapporto erotico tra i corpi, sa architettare collisioni fisiche che sembrano mosse segrete di danze tribali...sa cosa significa creare un Giappone futuribile, tamarro e guerriero, ma tutto questo non basta. Qui perde di vista completamente il ritmo, il cinema, il tempo...le sue immagini saturissime diventano opache, chiuse in se stesse, godibili sì ma troppo incastrate in un divertissement eccessivamente autoreferenziale, in un giochino troppo preso da sé per poter davvero brillare. Ne risulta la sua opera più monocorde, completamente priva di tutte quelle aperture che mi hanno fatto sempre amare il suo cinema. Tokyo Tribe guarda solo se stesso e il rischio-bulimia è sempre dietro l'angolo. Peccato. Attendo fiduciosissimo i suoi prossimi cinque, sei, cento film.
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