lunedì 15 dicembre 2014
Prime impressioni di postvisione:
Jauja di Lisandro Alonso
In attesa di poterlo rivedere e di scriverne qualcosa, mi perdo nelle dissolvenze spazio-temporali che abitano le immagini di Jauja. Per tutta la notte ho riassorbito e trasfigurato lo straordinario film di Alonso e forte era l'impressione che ogni frame (ogni quadro, dovrei dire) si alterava, cresceva all'interno del mio sonno, minuto dopo minuto. Quasi come se fossi capitato in un zona di stalkeriana memoria o dalle parti terminali di Solaris. L'oggetto filmico di Alonso ci guarda mentre erra lungo paesaggi desertici. E noi, che dell'erranza abbiamo fatto un piano della mente, ricambiamo lo sguardo - o almeno tentiamo.
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