lunedì 21 novembre 2016

Animali notturni di Tom Ford




Se l'eleganza stilistica di A Single Man mi risultava indigesta, mai mi sarei aspettato un film come questo. Strutturalmente coercitivo, ricattatorio dall'inizio alla fine, la cosa che più mi disturba del film di Ford è il suo essere così profondamente crudele: odia i propri personaggi, li chiude in circoli senza via di fuga, li intrappola inquadratura dopo inquadratura, senza alcuna speranza, senza un residuo d'ossigeno. E' interessato solo alla geometrica implacabilità della sua struttura, applicando uno sfiancante codice di giustizia perfino ai rapporti umani, ai tagli di montaggio, agli sguardi degli attori. Tutto ritorna, tutto si fa circolare, tutto è scritto, pensato, teorizzato, prima ancora di essere sentito o vissuto. Un cinema così interessato alla perfezione da dimenticarsi che bisognerebbe saper amare e credere nei propri personaggi prima di distruggerli e mandarli alla deriva

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